Prove arredo Fabbrili artigianato italiano
Prove fabbrili nelle colline del chianti . Arredamenti esterni per abitazioni o agriturismi. Idee di arredamento artigianale Italiano in ferro battuto, Design di stile antico in tempi moderni.
Inferriata in ferro battuto con cerniera artigianale
Inferriata in ferro battuto con cerniera artigianale apribile a due ante
Inferriata creata per ottimizzare gli spazi pur mantenendo uno stile antico, utilizzando le barre forate o chiamato anche nodo Fiorentino. Abbiamo scelto un disegno a rombi per ottenere una linea più aggraziata con dei motivi forgiati al interno di essi.
Fabbro e stampatori
C’era un tempo in cui le arti manuali la facevano da padrona; un tempo in cui il fabbro era una di quelle persone nate per costruire armi (spade, lance, scudi, ecc.), una di quelle persone che ereditava il mestiere dai suoi predecessori e orgogliosamente portavano avanti il mestiere rendendolo sempre migliore. Poi, il mestiere gravoso di costruire armi è passata alla grande catena delle multinazionali e, i fabbri, si sono reinventati in produzioni artigianali di qualsiasi tipo di oggetto, dal suppellettile da mostrare al cancello per difendersi; ma per quanto lo si voglia definire prestigioso è sempre stato un lavoro faticoso, sottovalutato e oggi, ahimè anche sotto pagato. questa figura un po’ per l’evoluzione industriale, un po’ per la c.d. crisi, sta scomparendo e col lumicino, nelle piccole tradizioni di paese, si riesce ancora a trovarne qualcuno.
Incontrovertibilmente alla manualità del fabbro, sempre sporco in mezzo ai suoi ferri, si è sviluppata la figura dello stampatore, conseguenza di una corsa all’industrializzazione, che ha portato alla creazione di macchinari (come per esempio le presse idrauliche), in grado di copiare a stampo certe parti metalliche per il fabbisogno giornaliero. Questa nuova figura emergeva dopo secoli di lavori assolti incontrovertibilmente e unicamente dal fabbro. Una figura nata con l’avvento indiscusso dell’industrializzazione; una figura nata per manovrare macchine che assottigliassero pezzi di ferro a tal punto da utilizzarli per dividere, coprire, costruire, lamiere così sottili, costituite dall’uso di ferro e altre leghe, che vengono fatte confluire in macchinari che, attraverso la pressurizzazione, li rendono sottili in base alle esigenze commerciali e alla richiesta di utilità.
Un lavoro che non ha un’ anima, come quella che il fabbro riesce ancora a valorizzare con i suoi lavori, ma è un lavoro meccanico, che non ha pretese di avere giudizi, ma utile per tutte quelle persone ancora legate all’edilizia, al giardinaggio, al fai da te e a qualsiasi altro mestiere o hobby, si possa fare con l’uso di un semplice lastrone metallico più o meno sottile. Ogni battaglia, aveva il suo fabbro. Mai oggi si è parlato con armonia di uno stampatore, se non per l’ utilità di produrre pezzi anche per l’industria automobilistica e per pezzi di armi.
Tutti ricordiamo excalibur, il suo leggendario potere. Sicuramente stregata ma altrettanto sicuramente costruita e da chi, se non da un fabbro molto abile. Potrei continuare a fare paragoni inestricabili anteponendo ai due protagonisti di questo piccolo articolo, la necessità e la virtù di far del proprio mestiere un’arte, qualunque essa sia. Ovviamente le lodi non sono mai per tutti ed è da riconoscere che la padronanza della manualità porta ad elogiare il fabbro che da millenni ancora resiste nel nostro quotidiano.
Tessere le lodi per uno stampatore lo si può fare sicuramente, poiché l’abilità manuale è stata assorbita da meccanismi produttivi, a cui anche lui come persone deve resistere. Meccanismi che logorano e alienano la vita rispetto all’esistere. Far bene il proprio lavoro qualunque esso sia è la principale virtù di tutte quelle persone che usano la manualità, o le macchine per rendere la nostra vita meno faticosa, più aggraziata, migliore rispetto a come lo era ai tempi di quelle tante guerre dove alla fine non si era fabbri, scudieri o cavalieri, ma perone alla ricerca di gloria. Questo facciamo anche noi oggi, esprimendolo attraverso ciò che ci è concesso, con il nostro lavoro e con la nostra quotidianità.
Fabbro o stampatore di certo non è un dilemma, di certo non deve diventare motivo di rivalità, di certo dobbiamo rispettarli e apprezzarli. Ci sono porzioni di lavoro che la nuova industria sottrae a tutti; la globalizzazione inghiotte voracemente ciò che facciamo, ma non dobbiamo dare spazio alle virtuose ipotesi di chi non ha un sentimento nel riconoscere l’utilità delle cose per quelle che sono, per ciò che servono e per dare la possibilità di andare avanti, sempre.
Fabbro o stampatore è una disputa che non può ragionarsi sulla carta, ma deve valorizzarsi per ciò che ognuno rappresenta nel proprio vivere. Scelte volute, scelte indotte, costrizioni o ripieghi, ognuno ha la sua vita è fa delle scelte ponderate o meno e, mentre noi siamo qua a raccontare ciò che noi crediamo loro siano, queste persone vanno avanti a fare ciò che meglio sanno fare: il proprio lavoro. Ora, se mi è concesso al margine di questo mio soliloquio, vorrei esprimere il mio grande apprezzamento a queste due categorie di lavoratori che, nonostante tutto, nell’intreccio di questa modernità, ove tutto è inghiottito dalla tecnologia, resistono a busto eretto alle intemperie di ogni singolo giorno, mostrandosi tenaci e coraggiosi, nel continuare a produrre strumenti, arnesi e componenti vari che noi tutti utilizziamo, senza nemmeno accorgercene ogni singolo giorno che passa i n questa nostra quotidianità.
Come identificare il vero ferro battuto
Oggi tenere il passo della società molto frenetico stiamo perdendo il valore del lavoro fatto a mano come l’arte del ferro battuto tramandata da secoli per la realizzazione di opere in metallo .
Quest’arte oggi sta vivendo una ingiustizia importante come il finto made in italy dei nostri prodotti stimati in tutto il mondo,come il finto ferro battuto ha subito nel mercato globale con prezzi molto più bassi utilizzando materiali scadenti o ricopiando con macchinari a pressa il lavoro artistico del fabbro.
Assicurarsi che il ferro utilizzato sia pieno e non tubolare . Alcune lavorazioni non possono essere realizzati in ferro solido che è sicuramente il più prezioso e il ferro pieno non può essere contraffatto .
E ‘per questo che scrivo per ricordare alcuni accorgimenti fondamentali per riconoscere se un oggetto è davvero fatto in ferro battuto utilizzando la fucina ed il martello a colpi precisi modellando la materia sull’ incudine o con pieghe fatte da macchine e presse.
• | Assicurarsi che il ferro utilizzato sia pieno e non tubolare . Alcune lavorazioni non possono essere realizzati in ferro solido che è sicuramente il più prezioso e il ferro tubolare non può essere contraffatto . |
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Letti fatti a mano , le decorazioni ( lumache , turbinii e le articolazioni , ecc . ) Si verificano leggermente diverso da ogni altro , mentre nei prodotti industriali sono tutti uguali . Queste differenze rappresentano la quantità di artigianalità, sono sinonimo di qualità e garanzia di acquistare un UNICO. |
• | I giunti tra gli elementi del letto non devono essere saldate . Nei tempi antichi , prima dell’arrivo della saldatura , ogni giunto è stato realizzato con la rivettatura , che ha coinvolto l’uso di rivetti , e strisce e queste sono le tecniche che sono ancora utilizzati nella lavorazione artigianale di un letto in ferro battuto . Poichè questi processi sono molto lunghe e quindi costoso , nella lavorazione industriale del letto si preferisce ricorrere alla saldatura che riduce significativamente il prezzo , ma anche la qualità del prodotto . • La percezione del singolo pezzo : i diversi elementi di ferro battuto , una volta assemblati , deve apparire come un corpo unico , in cui non si riconosce il passaggio da un ferro da stiro a un altro , non solo per il trattamento di articolazioni , ma anche a stiratura parti .Con questi semplici passi sarete in grado , anche se non siete fabbri esperti per riconoscere il vero ferro battuto, così sarete in grado di dare il giusto valore al pezzo finito. |